Whistleblowing: gli adempimenti per le società private

Lo scorso 15 marzo 2023 è entrato in vigore il D.Lgs. n. 24/2023, che costituisce la nuova normativa italiana in materia di “whistleblowing” ed ha lo scopo di tutelare le persone che:

  • segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato;
  • siano venute a conoscenza delle suddette violazioni in un contesto lavorativo pubblico o privato.

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A quali società si applica?

Il decreto si applica, tra l’altro, ai soggetti privati che:

  • hanno impiegato in media nell’ultimo anno almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
  • anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di 50 lavoratori subordinati rientrano nell’ambito di applicazione delle norme in materia di servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio o del finanziamento del terrorismo, sicurezza dei trasporti e tutela dell’ambiente;
  • adottano modelli di organizzazione e gestione ex D. Lgs. n. 231/2001, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di 50 lavoratori subordinati.

I canali di segnalazione

Le società di cui sopra, dovranno predisporre appositi canali di segnalazione in grado di garantire la riservatezza:

  • dell’identità della persona segnalante, della persona coinvolta e della persona menzionata nella segnalazione, nonché
  • del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione,

e potranno gestire in proprio questi canali, decidendo:

  • di affidarli a una persona o a un ufficio aziendale interno, autonomo e costituito da personale specificamente formato, oppure
  • di avvalersi di soggetti esterni, dotati anch’essi di personale adeguatamente formato in materia.

Le segnalazioni potranno essere rese:

  • in forma scritta, anche con modalità informatiche,
  • in forma orale, attraverso linee telefoniche preposte o sistemi di messaggistica vocale ovvero, su richiesta specifica del segnalante, attraverso la fissazione di un incontro diretto.

Il soggetto cui è affidata la gestione del canale di segnalazione una volta ricevuta una segnalazione, deve rilasciare ai segnalanti, entro 7 giorni, un avviso di ricevimento e, entro tre mesi, un primo riscontro sullo stato di avanzamento della procedura.

Le sanzioni previste

Sono previste sanzioni fino ad a euro 50.000,00 nel caso in cui le società non si conformino alle previsioni contenute del D. Lgs. n. 24/2023 ad es. in caso di:

  • mancata istituzione di canali di segnalazione da parte della società;
  • adozione di procedure non conformi;
  • mancato svolgimento dell’attività di verifica e analisi delle segnalazioni ricevute;
  • effettuazione di ritorsioni;
  • impedimento o tentato impedimento della segnalazione;
  • violazione dell’obbligo di riservatezza.

L’entrata in vigore

Il D.Lgs. n. 24/2023 entra in vigore dal 15 luglio 2023 per le aziende private che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori superiore a 249.

Per chi non ha superato tale soglia, invece, la decorrenza è fissata al 17 dicembre 2023.

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