Verso parchi auto aziendali più green con le novità introdotte dalla legge di bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha apportato alcune modifiche alle regole di determinazione del valore del fringe benefit derivante dalla concessione di un veicolo aziendale in uso promiscuo al dipendente. La norma ha sostanzialmente diminuito il valore del benefit fiscale e previdenziale nel caso di concessione di autoveicoli elettrici o plug-in, penalizzando le autovetture endotermiche a basse emissioni e aumentando  il costo dei veicoli fortemente inquinanti. 

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Opzioni per la concessione di un’auto al dipendente Auto aziendali legge di bilancio 2025

Prima di approfondire la determinazione dell’importo del fringe benefit per l’auto concessa ad uso promiscuo ai dipendenti, è bene ricordare le opzioni di cui dispone l’azienda rispetto all’uso di auto: 

  1. Auto aziendale per soli motivi di servizio: il datore di lavoro concede in uso a uno o più dipendenti un’autovettura di sua proprietà e/o in suo possesso, per fini esclusivamente lavorativi e non personali;
  2. Auto di proprietà del dipendente utilizzata per motivi di servizio: in questo caso, il dipendente che deve recarsi in trasferta fuori dal territorio comunale utilizza l’auto personale. Il datore di lavoro, per rimborsare le spese di carburante, usura del veicolo, ecc., deve effettuare un rimborso pari all’importo per km stabilito dalle tabelle ACI per il tipo di auto utilizzata. L’obbligo del dipendente è quello di fornire al datore di lavoro la documentazione contenente le seguenti informazioni: il modello di auto utilizzata dal dipendente, la data della trasferta e la destinazione, il numero di km percorsi e l’importo della tariffa ACI.
  3. Auto concessa in uso promiscuo: ossia per ragioni non solo di lavoro ma anche personali e familiari. Questo rappresenta uno dei fringe benefits più comuni concessi ai dipendenti. A regolare questa categoria dal punto di vista contributivo e fiscale è l’articolo 51, comma 4, lettera a), del DPR 22 dicembre 1986, n. 917, il quale prevede che, a carico del dipendente beneficiario del mezzo, sia posta una quota percentuale in relazione al tipo di veicolo e al valore d’uso al chilometro (come calcolato dall’Automobile Club Italiano), per una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri l’anno.

 

Auto aziendali legge di bilancio 2025: uso promiscuo

Prima di analizzare le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2025, è bene ricordare come nell’anno 2020 la norma sia intervenuta collegando il valore del benefit auto ai grammi di emissione di CO2 del mezzo. In particolare, la percentuale del fringe benefit auto, con riferimento a una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri calcolata sulla base del costo chilometrico ACI, è determinata in misura crescente in proporzione al grado di emissione di anidride carbonica: 

  • per emissioni inferiori a 60 g/km di CO2, il 25% dell’importo corrispondente alla percorrenza convenzionale di 15.000 km per il costo desumibile dalle tabelle ACI; 
  • per emissioni comprese tra 60 e 160 g/km, il 30% dell’importo corrispondente alla percorrenza convenzionale di 15.000 km per il costo desumibile dalle tabelle ACI; 
  • per emissioni comprese tra 160 e 190 g/km, il 50% dell’importo corrispondente alla percorrenza convenzionale di 15.000 km per il costo desumibile dalle tabelle ACI; 
  • per emissioni superiori a 190 g/km, il 60% dell’importo corrispondente alla percorrenza convenzionale di 15.000 km per il costo desumibile dalle tabelle ACI. 

 

La norma favoriva, già da allora, i veicoli con livelli di emissioni più bassi rispetto a quelli più inquinanti. 

Oggi il comma 48 della Legge di Stabilità, in nome del “raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica ed energetica, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici”, sostituisce in toto la lettera a) dell’art. 51, c. 4, TUIR, che  stabilisce, per i veicoli immatricolati ed assegnati ai dipendenti dal 1 gennaio 2025, la percentuale di fringe benefit  da prendere in considerazione è il 50% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri calcolato sulla base del costo chilometrico desumibile dalla tabelle nazionali rilasciate da Automobile Club Italia. Precisa, inoltre, che la percentuale è ridotta al 10% per i veicoli a batteria a trazione esclusivamente elettrica e al 20% per i veicoli elettrici ibridi plug-in. 

Tale norma, pertanto, ha favorito i veicoli a trazione esclusivamente elettrica e quelli ibridi plug-in, abbassando notevolmente l’incidenza contributiva e fiscale in busta paga del dipendente al quale verrà assegnata questa tipologia di mezzo, assumendo quindi il 10% e il 20% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri per il costo desumibile dalle tabelle ACI e che sarà soggetto a trattenuta contributiva ed erariale se supera le soglie di esenzione dei fringe benefit previsti per l’anno 2025, pari a 1.000 € per i dipendenti che non hanno figli fiscalmente a carico e a 2.000 € per quelli con figli fiscalmente a carico. 

 

 

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