Turismo 4.0: le prospettive del PNRR

da Mirko Meuti | Giu 22, 2021 | Blog

Premessa

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“PNRR “) recentemente approvato dalle Camere, prevede fra i vari interventi sull’economia italiana un importante sostegno diretto al miglioramento delle strutture turistico-ricettive e dei servizi turistici, allo scopo di riqualificare e migliorare gli standard di offerta del settore, con il duplice obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e di promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi.

 

Gli interventi previsti

L’azione include interventi di riqualificazione e ammodernamento delle imprese che operano nel comparto turistico per potenziare il loro livello di digitalizzazione. A tal fine sono stati stanziati 2,4 Mld di Euro divisi in tre linee d’investimento diverse:

  • La creazione di un hub del turismo digitale, che assorbirà circa 100 milioni di Euro. Tale hub sarà accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che consentirà il collegamento dell’intero sistema economico del turismo al fine di valorizzare, integrare e favorire il proprio settore;
  • Lo stanziamento di fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche, che assorbiranno circa 1,8 Mld di Euro. In particolare tali fondi saranno frazionati come di seguito:
    • credito fiscale pari a 530 milioni di euro, al fine di aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale (ad. es. l’uso di fonti rinnovabili a minor consumo energetico) alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane;
    • fondo di Fondi BEI (748 milioni). Fondo ad effetto leva 1:3 capace di generare più di due miliardi di investimenti. Il Fondo può raccogliere capitale attraverso la partecipazione ad iniziative delle istituzioni finanziarie europee per concedere crediti agevolati al settore turistico;
    • potenziamento del Fondo Nazionale del Turismo (150 milioni) destinato alla riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico, in particolare degli alberghi più iconici;
    • Sezione Speciale Turismo del Fondo Centrale di Garanzia (358 milioni) per facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività;
    • Partecipazione del Ministero del Turismo al capitale del Fondo Nazionale del Turismo, un fondo di fondi Real Estate con l’obiettivo di acquistare, rinnovare e riqualificare strutture alberghiere italiane.
  • La terza azione, che assorbirà circa 500 milioni di Euro, denominata Caput Mundi-Next Generation EU, è dedicata integralmente alla riqualificazione e rilancio della città di Roma. L’azione è diretta sostanzialmente alla rigenerazione e restauro del patrimonio culturale ed urbano di Roma. In particolare, saranno centro del progetto gli interventi per la riqualificazione delle aree periferiche, dei parchi e la digitalizzazione dei servizi culturali.

 

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Opportunità da cogliere, anche nelle aggregazioni aziendali

Cultura e turismo sono settori portanti dell’economia italiana, visto lo straordinario patrimonio storico, artistico, archeologico e paesaggistico appartenenti all’Italia. Si stima che il valore aggiunto generato dal turismo in Italia si attestava in epoca pre-Covid a circa 38 Mld di Euro. Sfortunatamente, con l’avvento della Pandemia, il settore ha subito un collasso considerevole, sicuramente fra i più colpiti per effetto della crisi.

A fronte di ciò, “ripartenza” è la parola d’ordine. Per rispondere a tale necessità, lo Stato nel formulare il PNRR ha agito su leve fondamentali per lo sviluppo, come l’innovazione tecnologica e organizzativa, la valorizzazione delle competenze e la qualità dei servizi. Con gli interventi ed i fondi messi a disposizione si creeranno molteplici opportunità di rilancio per gli operatori del settore, sia per le imprese e le organizzazioni già operanti in passato, sia per i nuovi imprenditori che hanno intenzione di avviare una attività nel campo del turismo.

Importanti novità si profilano anche per tutte le grandi città d’arte, che con la ripartenza del settore del turismo potranno sfruttare il circolo virtuoso che si creerà migliorando le infrastrutture e l’accessibilità.

In considerazione del quadro sopra descritto, gli operatori del settore potrebbero trovare interessanti opportunità anche in campo M&A.  In Italia in particolare, si prevede un aumento delle operazioni nei settori che più sono stati penalizzati a livello di M&A nel 2020, fra i quali turismo e Real Estate. Le aggregazioni aziendali sono da sempre viste come operazioni dirette alla creazione di valore attraverso fattori esogeni. In tale contesto alcune entità economiche più strutturate potrebbero considerare favorevole l’opportunità di attingere alle agevolazioni finanziarie previste nel PNRR per incorporare o acquisire le realtà economiche del settore che più hanno sofferto l’impatto negativo della pandemia.

 

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