Quando una società può sopprimere una posizione lavorativa?

da Francesca Cutrì | Gen 24, 2023 | Blog

Nel contesto del più ampio principio di libertà di iniziativa economica riconosciuta all’imprenditore dall’art. 41 Cost., può accadere, tra l’altro, che un datore di lavoro si veda costretto a sopprimere posizioni lavorative non più funzionali alle mutate esigenze, economiche o organizzative, della società.

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  1. La soppressione del ruolo come ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo

Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è una tipologia di licenziamento che inerisce all’attività di impresa e che può essere correlato a modificazioni tecnico produttive o ad iniziative di riorganizzazione inerenti alla gestione della società, orientate al contenimento dei costi e quindi anche – in alcuni casi – all’aumento dei profitti.

La giurisprudenza ha avuto modo di precisare che rientra nel concetto di giustificato motivo oggettivo di licenziamento qualsiasi mutamento dell’assetto organizzativo, compresa l’ipotesi di riassetto organizzativo, anche attuato per la più economica gestione dell’impresa, da cui derivi la soppressione di una individuata posizione lavorativa.

Ciò premesso, i requisiti per un potenziale licenziamento per giustificato motivo oggettivo per soppressione della posizione lavorativa sono i seguenti:

sopprimere una posizione lavorativa

  • La soppressione del posto cui era addetto il dipendente, senza che sia necessaria la soppressione di tutte le mansioni in precedenza attribuite allo stesso, le quali possono essere redistribuite tra il personale già assunto alle dipendenze della società;
  • L’effettività e non pretestuosità delle motivazioni poste alla base del licenziamento;
  • L’impossibilità di reimpiego del lavoratore in mansioni diverse (c.d. obbligo di “repechage”);
  • Buona fede e correttezza alla base della scelta di sopprimere proprio una determinata posizione lavorativa (ad. es. se la società decide di licenziare un lavoratore adibito al ruolo di HR, deve dimostrare i criteri oggettivi che hanno portato a tale decisione);
  • La mancata assunzione di un nuovo dipendente per lo stesso ruolo nel periodo immediatamente precedente al licenziamento e per un congruo periodo successivo allo stesso.

La decisione di una società di effettuare un licenziamento per giustificato motivo oggettivo per soppressione della posizione lavorativa, qualora effettiva e non pretestuosa, può ritenersi legittima ed il giudice non può entrare nel merito dei criteri di gestione dell’impresa, posto che tale scelta è espressione della libertà di iniziativa economica tutelata dall’ art. 41 Cost.

 

  1. Soppressione della posizione lavorativa e redistribuzione delle mansioni

Proprio in tema di licenziamento per soppressione della posizione lavorativa la Corte di Cassazione ha recentemente avuto modo di esprimersi affermando che “In caso di riduzione dell’attività volta a conseguire un calo dei costi ed un miglioramento dei profitti, è legittimo il licenziamento intimato al lavoratore, a seguito di soppressione del posto di lavoro con ripartizione delle mansioni tra il personale in servizio” (Cassazione civile sez. lav., 30/11/2022, n. 35225).

Ai fini della legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo per soppressione della posizione lavorativa non è, quindi, necessario, per giurisprudenza più che consolidata, che vengano soppresse tutte le mansioni in precedenza attribuite al lavoratore licenziato, posto che le stesse ben possono essere soltanto ridistribuite tra il personale già alle dipendenze della società.

Da ultimo si evidenzia come la decisione di una società di procedere al licenziamento per giustificato motivo oggettivo per soppressione della posizione lavorativa, tra l’altro, secondo costante giurisprudenza, non deve essere necessariamente ricollegata ad un’esigenza di riduzione dei costi, ma può essere semplicemente correlata a scelte organizzative aziendali che determinano il fatto che un particolare ruolo non risulta più utile.

Conclusione

Il team di LDP è a disposizione per fornire assistenza e consulenza ai propri clienti che abbiano necessità, tra l’altro, di valutare la riorganizzazione dei propri team anche – ma non solo – al fine di contenere i costi e che quindi stiano valutando la possibilità di effettuare un licenziamento per giustificato motivo oggettivo per soppressione della posizione.

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