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NEWSLETTER N.3 TAX MARZO 2020

by LDP | Mar 26, 2020 | newsletter

COVID 19

Misure a sostegno della liquidità delle PMI

Circolare ABI del 24 Marzo 2020

 

 

La circolare

In data 24 marzo 2020 l’Associazione bancaria italiana (“Abi”) ha emanato una circolare sulle misure contenute nel decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 (c.d. Decreto “Cura Italia”) a sostegno della liquidità per le imprese danneggiate dal Covid-19.

In particolare, l’Abi ha fornito le prime istruzioni sulla moratoria straordinaria dei prestiti e delle linee di credito concesse da banche ed intermediari finanziari a micro, piccole e medie imprese e sui nuovi interventi del Fondo di garanzia per le Pmi.

 

Le misure introdotte

In primo luogo, l’Abi ha illustrato i principali aspetti delle misure di sostegno al credito, coordinandosi con alcune prime indicazioni fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (“Mef”).

Relativamente alle misure di sostegno finanziario (ex articolo 56, comma 2), anche in base alle risposte del Mef, l’Abi ha precisato che:

  • il rimborso dei prestiti non rateali che scadono prima del 30 settembre 2020 sarà posticipato, senza alcuna formalità, al 30 settembre 2020, alle medesime condizioni; gli eventuali elementi accessori al contratto di finanziamento sono prorogati coerentemente senza formalità. Sul punto l’Abi ha precisato che per «elementi accessori» si devono intendere tutti i contratti connessi al contratto di finanziamento, tra i quali, in particolare, garanzie e assicurazioni;
  • le aperture di credito sino a revoca e i prestiti accordati a fronte di anticipi sui crediti esistenti non possono essere revocati, neanche in parte (sia per la parte utilizzata che per quella ancora non utilizzata), fino al 30 settembre 2020;
  • Il pagamento delle rate o dei canoni di leasing relativi ai mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020;
  • Infine, è stato chiarito che il periodo di sospensione dai pagamenti comprende anche le rate in scadenza il 30 settembre 2020.

 

Chi può beneficiarne

Potranno accedere alle sopra indicate misure le micro, piccole e medie imprese (“Pmi”), con sede in Italia, appartenenti a tutti i settori, così come definite dalla Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003, che hanno subito, in via temporanea, carenze di liquidità a causa della pandemia.

Per Pmi si intendono imprese con meno di 250 dipendenti e con un fatturato inferiore a 50 milioni di euro, oppure il cui totale di bilancio annuo non superi i 43 milioni di euro.

Hanno diritto alle misure anche i lavoratori autonomi titolari di partita Iva, come professionisti e ditte individuali.

 

Le condizioni ostative

Per accedere alle misure l’impresa deve essere in bonis, ossia i beneficiari non devono avere posizioni debitorie classificate dalla regolamentazione bancaria come esposizioni deteriorate, ripartite nelle categorie sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate. In particolare, non devono avere rate scadute da più di 90 giorni.

 

Come richiedere la moratoria

Per ottenere la moratoria i beneficiari dovranno inviare una specifica richiesta via Pec, oppure attraverso altre modalità che consentano di tenere traccia della comunicazione con data certa, autocertificando:

  • Il finanziamento per il quale si presenta la comunicazione di moratoria;
  • di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione della pandemia da Covid-19;
  • di soddisfare i requisiti per la qualifica di micro, piccola o media impresa;
  • di essere consapevoli delle conseguenze civili e penali in caso di dichiarazioni mendaci ai sensi dell’art. 47 Dpr 445/2000.

 

Le banche e gli intermediari finanziari saranno tenute ad accettare le comunicazioni di moratoria se i richiedenti rispettano i predetti requisiti, ma non dovranno verificare la veridicità delle autodichiarazioni effettuate dalle imprese.

 

 

LDP Tax & Law rimane a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore informazione o approfondimento degli argomenti sopra trattati.

 

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