Certificazione della parità di genere: cos’è e come funziona
La certificazione della parità di genere è stata introdotta ed è disciplinata dagli art. 4 e 5 della L. n. 162/2021.
In particolare, la finalità della certificazione della parità di genere è quella di favorire le politiche e le misure concrete utili a ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, e quindi migliorare la possibilità per le lavoratrici di accedere al mondo del lavoro, di avere parità salariale, leadership e armonizzazione dei tempi di vita da parte dei datori di lavoro.
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Oltre alla L. n. 162/2021, le previsioni in materia di certificazione della parità di genere sono contenute nella UNI/PdR 125:2022 – pubblicata in data 16 marzo 2022 da UNI Ente italiano di normazione – che disciplina nel dettaglio la prassi utile al fine di definire criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali necessari alla certificazione della parità di genere nelle società.
Tale fonte ha l’obiettivo di incentivare le società a adottare policy che permettano di ridurre il divario di genere in tutte le aree che presentano maggiori criticità e fissa i parametri di riferimento ai quali le società devono conformarsi al fine di conseguire la certificazione.
Nel dettaglio, vengono individuate specificatamente 6 aree di valutazione utili a contraddistinguere un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere:
- cultura e strategia;
- governance;
- processi HR;
- opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda;
- equità remunerativa per genere;
- tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
Per ognuna di queste aree vengono riportati degli indicatori di performance (c.d. KPI – Key Performance Indicator), a ciascuno dei quali è associato un punteggio, con l’indicazione specifica di quali indicatori di performance è necessario che le società raggiungano a seconda delle loro dimensioni (micro da 1 a 9 dipendenti, piccola da 10 a 49 dipendenti, media da 50 a 249 o grande 250 e oltre).
Possono accedere alla certificazione solo le società che conseguono un punteggio del 60%.
La certificazione ottenuta ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale da parte delle stesse organizzazioni.
Quali sono i vantaggi per le società che ottengono la certificazione della parità di genere
Le società che ottengono la certificazione della parità di genere, secondo quanto previsto dall’art. 5 della L. n. 162/2021, possono godere dei seguenti vantaggi:
- un esonero dal versamento dei contributi previdenziali calcolato sulla contribuzione previdenziale complessivamente dovuta dal datore di lavoro, in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui (attualmente questa misura è stata prevista solo per il 2022);
- un punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato;
- un punteggio premiale per la valutazione, da parte delle amministrazioni aggiudicatrici, delle offerte presentate a seguito della pubblicazione di bandi di gara, avvisi o inviti relativi a procedure per l’acquisizione di servizi, forniture, lavori e opere.
In che modo si certifica la parità di genere
La certificazione viene rilasciata esclusivamente dagli organismi di certificazione accreditati presso Accredia (ai sensi del regolamento CE 765/2008) che operano sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022.