Il panorama dell’occupazione in Italia si prepara a una svolta significativa con l’introduzione del Decreto-legge n. 60 del 7 maggio 2024, comunemente noto come Decreto Coesione. Questa nuova normativa apporta sostanziali agevolazioni contributive destinate ai datori di lavoro privati che intendono investire nell’assunzione di giovani talenti, facilitando il loro inserimento nel mondo del lavoro. A partire dal 1° settembre 2024, i datori di lavoro avranno l’opportunità di accedere a incentivi specifici che consentiranno una migliore pianificazione delle assunzioni, contribuendo così a ridurre i costi complessivi della gestione del personale.
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Bonus Giovani
Al centro di questa serie di agevolazioni si colloca il cosiddetto “Bonus Giovani”, previsto dall’art. 22 del Decreto Coesione, il quale mira a facilitare l’inserimento lavorativo dei giovani under 35. Questa misura non è una novità, ma la continuazione adattata di agevolazioni prorogate annualmente negli ultimi anni e che la Legge di Bilancio 2024 non ha potuto confermare per mancanza di risorse finanziarie.
Obiettivo e Concetto di Occupazione Giovanile Stabile
Obiettivo
L’articolo sopracitato mira a incrementare l’occupazione giovanile stabile. Il beneficio previsto riguarda l’assunzione di personale non dirigenziale con contratto a tempo indeterminato o la trasformazione di contratti da tempo determinato a indeterminato.
Il beneficio si applica alle assunzioni di operai, impiegati e quadri, escludendo i dirigenti.
Concetto di Stabilità Occupazionale
Il concetto di Stabilità Occupazionale nel contesto delle agevolazioni si basa su due aspetti principali:
- Tipi di Rapporti di Lavoro Agevolabili: sono agevolabili le assunzioni con contratto a tempo indeterminato e le trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. L’esonero non si applica ai lavori domestici e ai contratti di apprendistato, né alle assunzioni con contratto a chiamata a tempo indeterminato per la scarsa stabilità che offrono.
- Condizione Soggettiva del Lavoratore: Il lavoratore non deve essere mai stato occupato con un contratto a tempo indeterminato. Inoltre, l’esonero è previsto anche per chi è stato assunto con un contratto di apprendistato non proseguito come contratto a tempo indeterminato.
Il comma 2 dell’art. 22 specifica che l’esonero contributivo spetta a chi, alla data dell’assunzione incentivata, non ha ancora compiuto 35 anni (under 35), a differenza delle precedenti versioni dello sgravio rivolte agli under 36.
Datori di Lavoro Interessati al Beneficio
I datori di lavoro privati possono beneficiare dell’esonero contributivo, inclusi:
- Soggetti imprenditori
- Soggetti non imprenditori (ex art. 2082 cod. civ.)
- Società private, anche con partecipazione pubblica totale o parziale;
Le Pubbliche Amministrazioni sono escluse dal beneficio.
Perimetro Temporale e Misura del Beneficio
Sono agevolabili le assunzioni e/o le trasformazioni effettuate nel periodo dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.
L’agevolazione consiste nell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, esclusi i premi e contributi dovuti all’INAIL, fino a un massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore, per 24 mesi.
Per le assunzioni nella Zona Economia Speciale Unica per il Mezzogiorno (ZES unica), comprendente Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l’esonero sale a 650 euro mensili per lavoratore, sempre per 24 mesi e nei limiti di spesa autorizzata.
Condizioni di Applicabilità
Condizioni Generali Esogene: Per ottenere il beneficio, devono essere rispettate:
- Le condizioni e i principi dell’art. 31 del d.lgs. 150/2015.
- Le regole di regolarità contributiva indicate nell’art. 1, commi 1175 e 1176, della L. n. 296/2006.
Condizioni Endogene: Devono essere rispettate specifiche norme anti-licenziamento:
- L’esonero contributivo è concesso ai datori di lavoro che, nei 6 mesi precedenti l’assunzione, non hanno effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo né licenziamenti collettivi nella stessa unità produttiva.
- Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto con l’esonero, o di un lavoratore con la stessa qualifica nella stessa unità produttiva, entro 6 mesi dall’assunzione incentivata, comporta la revoca dell’esonero e il recupero del beneficio già fruito.
Il beneficio è inoltre concesso nei limiti di spesa fissati dal comma 7:
- 34,4 milioni di euro per il 2024;
- 458,3 milioni di euro per il 2025;
- 682,5 milioni di euro per il 2026;
- 254,1 milioni di euro per il 2027;
L’INPS monitorerà il rispetto di questi limiti e potrebbe bloccare l’agevolazione al loro superamento. Si prevede una procedura di richiesta all’INPS prima dell’ottenimento del beneficio.
Prossimi Passi
Per rendere operativa la disposizione, sono necessari i seguenti passaggi:
- Conversione del decreto in legge;
- Emanazione di un decreto del Ministero del Lavoro per definire i rapporti con l’INPS, che gestirà l’agevolazione, e le modalità di comunicazione dei datori di lavoro per il rispetto del limite di spesa.
- Autorizzazione della Commissione Europea ai sensi dell’art. 108, par. 3 del TFUE.
- Emanazione della circolare operativa da parte dell’INPS.
Conclusione sul Decreto Coesione
In un contesto economico in continua evoluzione, i giovani rappresentano una risorsa fondamentale per il futuro del mondo del lavoro italiano. Il Decreto Coesione offre un’importante opportunità per i datori di lavoro privati di investire nelle nuove generazioni, riducendo il costo complessivo della forza lavoro attraverso agevolazioni contributive mirate. Tuttavia, affinché queste agevolazioni possano avere un impatto significativo sul mercato del lavoro, è essenziale che il decreto venga approvato e implementato tempestivamente, garantendo una pianificazione accurata delle assunzioni e una rigorosa verifica della regolarità contributiva.